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NIDIL CGIL: Trenkwalder Italia, agenzia di somministrazione IN CONCORDATO

Nidil e Filcams: “Dopo i primi campanelli d’allarme sugli stipendi non pagati a circa 5.800 lavoratori, ora la situazione va decisamente peggiorando”. Senza piano industriale entro gennaio, si rischia la chiusura dell'agenzia di somministrazione

Rischia di precipitare la situazione della Trenkwalder Italia, agenzia di somministrazione che ha la sua sede principale a Modena e numerose filiali in tutta Italia. Dopo i primi campanelli d’allarme sugli stipendi di settembre non pagati ai circa 5.800 lavoratori (sugli 8.500 complessivi) somministrati nelle varie realtà lavorative sul territorio nazionale – di cui circa 1.800 su Modena -, ora la situazione va decisamente peggiorando, nonostante nell’incontro del 21 ottobre fossero state date ai sindacati rassicurazioni sui pagamenti e sulla prosecuzione dell’attività dopo il deposito del concordato in continuità presso il tribunale di Modena.

Secondo quanto fanno sapere il Nidil e la Filcams Cgil di Modena, in quell’incontro era stato detto che, a seguito di autorizzazione da parte del Tribunale dello sblocco di 30 milioni di euro per poter dare continuità aziendale, nel giro di una settimana sarebbero stati pagati gli stipendi di settembre ed erano state date garanzie anche per il mese di ottobre.

Ad oggi, però, dicono i sindacati, la realtà è purtroppo diversa. “Mentre si assiste ad un graduale passaggio di lavoratori ad altre agenzie rischiando l’azzeramento dell’attività di somministrazione, anche sul fronte stipendi non si muove niente” dichiara Antonio Petrillo di Nidil. Infatti non è stato pagato lo stipendio di settembre ed è a forte rischio anche quello di ottobre 2016 previsto per il 15 novembre. L’azienda si sta infatti ulteriormente impoverendo proprio per il venir meno della possibilità di collocare lavoratori presso i vari committenti.

Nidil ha preso contatto con le varie associazioni datoriali affinché si adoperino nei confronti delle aziende loro associate sia per il pieno rispetto di questi obblighi, sia cercando di accelerare i pagamenti. In questi giorni, sono infatti alcune centinaia le telefonate ogni giorno da parte di lavoratori alla Cgil, sia a Nidil (che tutela i somministrati), sia alla Filcams (che tutela i dipendenti diretti).

La situazione è infatti molto preoccupante anche per quanto riguarda i dipendenti diretti di Trenkwalder Italia, circa 280 a livello nazionale, una novantina su Modena. “I lavoratori hanno ricevuto solo un acconto sullo stipendio di ottobre e stanno aspettando il saldo” spiega Elisabetta Tiddia della Filcams Cgil.

I sindacati sono molto allarmati perché c’è il rischio che non si riesca entro il 20 gennaio 2017 (data prevista dal Tribunale) a presentare il piano industriale necessario per il deposito definitivo del concordato in continuità. Il rischio è dunque che si profili una situazione ben più grave per Trenkwalder.

se siete stati lavoratori della Trenkwalder nel territorio della provincia di arezzo potete contattare Marusca Gaggi (3479891545 – mgaggi@arezzo.tosc.cgil.it)

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