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Lettera aperta agli Associati FEDERCONSUMATORI

Carissimi,
vi sarà capitato di leggere sulla stampa nei giorni scorsi ed anche sulla pagina Facebook della Camera del Lavoro di Arezzo, il Comunicato con il quale si porta a conoscenza che Federconsumatori ha chiesto al Governo di concedere ulteriore tempo (perlomeno fino alla fine di Ottobre), per poter presentare la domanda di indennizzo al FIR.

I motivi, come scritto in quel comunicato, sono due. Il primo: gli oltre due mesi di quarantena a cui sono tutt’ora sottoposti i cittadini a causa del CORONAVIRUS, hanno nullificato la proroga concessa fino al 18 Giugno; il secondo: alcune banche non hanno ancora prodotto per diverse persone, la documentazione, ovvero hanno consegnato documenti senza i dati necessari per poter compilare e presentare la domanda al FIR. E questo nonostante reiterate sollecitazioni, diffide e possibili segnalazioni allo stesso FIR, al MEF, a Banca Italia e all’ABI.

Ma veniamo ai fatti di cui vogliamo parlarvi.

Questa nostra richiesta ha scatenato una reazione scomposta di alcuni azionisti delle Banche Venete, tutte persone NON ISCRITTE a Federconsumatori Arezzo, che si sono scagliate sulla nostra Associazione tacciandola di Incompetenza, Collusione con il Governo e con il Sistema bancario, Assenteismo dalle iniziative, Stupidità, solo per citare gli insulti più benevoli. Questo perché, a loro dire, la nostra richiesta darebbe l’alibi, se non addirittura sarebbe stata concordata con il Governo (sic) per rinviare sine die la liquidazione dell’indennizzo FIR.

Queste persone dovrebbero, prima di tutto, far pace con se stessi. A Marzo 2020, cioè all’inizio dell’emergenza COVID 19 gli stessi che ora protestano e insultano, millantavano di aver richiesto e ottenuto la proroga concessa fino al 18 di Giugno pervia del lock down deciso dal Governo. Quella proroga in realtà concessa dietro pressante richiesta di TUTTE le Associazioni, Federconsumatori compresa, è stata nullificata dal perdurare della quarantena tutt’ora in corso che ha bloccato la mobilità di tutti e rallentato parecchie attività; compreso quelle bancarie.

Ora, cari Associati, voi sapete perfettamente che quelle sono solo offese gratuite, menzogne ed insinuazioni di bassa LEGA. Anche perché sapete perfettamente quale sia stato e sia tutt’ora l’impegno che Federconsumatori ha messo nel condurre questa battaglia in favore dei risparmiatori, in territori come Arezzo e la Toscana:
siamo partiti l’8 Dicembre 2015 convocando la prima assemblea in assoluto tenutasi in Italia con la partecipazione di oltre 500 risparmiatori convenuti alla Borsa Merci di Arezzo durante la quale furono decise tutte le successive iniziative da intraprendere a difesa dei risparmiatori truffati dalle banche; abbiamo assistito quasi 3.000 risparmiatori ad Arezzo e nel resto della Toscana molti dei quali hanno già ottenuto il 95% di indennizzo delle Obbligazioni azzerate; lo sanno anche coloro che pur non avendo ancora ricevuto il 95% perché in corso di liquidazione, hanno comunque ottenuto, ad oggi, un indennizzo dell’80%; abbiamo assistito oltre 2.500 azionisti presentando la domanda al FIR per l’indennizzo per le Azioni azzerate; lo sanno gli oltre 1.500 risparmiatori che con a testa Federconsumatori, si sono costituiti e sono stai ammessi come Parti Civili nel processo per Bancarotta Fraudolenta intentato dalla Procura di Arezzo contro Amministratori e Dirigenti di Banca Etruria; lo sanno gli oltre 1.300 Risparmiatori che, sempre con a testa Federconsumatori, hanno reso possibile un’azione civile contro la Price Waterhouse Cooper che ha sempre certificato a fotocopia la veridicità dei bilanci e la continuità prospettica ad operare di Banca Etruria; lo sanno infine coloro che hanno partecipato alle decine e decine di assemblee, alle molte manifestazioni, agli incontri con il Governo, con i parlamentari, alle numerosissime trasmissioni televisive, iniziative queste, tutte improntate sulle truffe subite dai risparmiatori ed alle richieste di provvedimenti da parte dei Governi con i quali indennizzare i truffati.

Federconsumatori è una Associazione di tutela. Per noi, una persona debole, anziana, che non ha esperienza di investimenti, che non sa usare il computer, che non ha Internet, che non ha strumenti informatici che gli consentono di scannerizzare ed inviare la documentazione richiesta, che è chiuso in casa da oltre due mesi e non possiede ancora la documentazione necessaria perché non gli è stata ne consegnata ne inviata dalla Banca, che magari ha soltanto 1.000,00 euro di azioni azzerate, vale quanto e anche più di un risparmiatore che si è visto azzerare alcune decine o centinaia di migliaia di Euro; che ha competenze finanziarie e che partecipa a Forum o a gruppi di discussione su whatsapp sullo scibile del sistema bancario.

Siamo orgogli di essere così anche quando veniamo attaccati per aver concordato con Banca Intesa azioni di sostegno ai cittadini che a causa del CORONAVIRUS sono in difficoltà economiche, non possono pagare le rate del mutuo e/o di altri finanziamenti perché hanno avuto ridotto se non addirittura perso il posto di lavoro. Per queste persone quel protocollo sarebbe sinonimo di collusione di Federconsumatori con il sistema bancario. Che miserie…………

Cari Associati voi lo sapete perché siamo fatti così. Perché non siamo conditi di egoismi, non abbiamo da tutelare interessi personali ma interessi delle persone; interessi generali e collettivi, battendoci per i più deboli che in una società così aggressiva sono i meno attrezzati.

Piaccia o non piaccia a quelle persone che nulla hanno a che spartire con voi risparmiatori di Banca Etruria, le politiche di Federconsumatori le decide il suo Gruppo Dirigente assieme agli Organismi Statutari che non si fanno condizionare da soggetti esterni all’Associazione anche se appartenenti a sedicenti gruppi chattanti su Whatsapp o partecipanti a Forum pseudo Finanziari. A maggior ragione quando si ricorre ad insulti e insinuazioni che offendono la storia e l’agire quotidiano della nostra Associazione.

Suggeriamo quindi di indirizzare le rimostranze nei confronti del FIR, di CONSAP, del MEF che, allo stato, hanno tutti gli elementi per processare le domande fin qui inviate; rispondere se sia necessario integrare per alcuni, la documentazione; validare le domande e stilare prime provvisorie graduatorie che agevolerebbero la liquidazione degli indennizzi; erogare l’anticipo del 40% previsto dal DL n. 18 del 17 Marzo 2020. CONSAP, FIR, COMMISSIONE TECNICA ne avrebbero di lavoro da fare; non è quindi una proroga al 30 Ottobre che possa far ritardare la liquidazione degli indennizzi.

Di questo ci premeva informarvi carissimi Associati; rendervi edotti dell’origine e della pretestuosità di quei commenti postati sul Sito della Camera del Lavoro.

Con affetto e stima per voi tutti, oltre 9.800 Associati in tutta la toscana, che avete creduto in Federconsumatori e che l’avete scelta per starvi al fianco in tutti questi anni di battaglie condotte.

Il Presidente P. Ferrari

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