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Lettera di Federconsumatori a premier e ministro consegnata al Prefetto

Basta con la farsa, Federconsumatori consegna al Prefetto Palombi una lettera per il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Giovanni Tria per sollecitare una soluzione per i rimborsi ai risparmiatori e per invitare il Governo all’assemblea del 12 aprile degli azzerati.
Una delegazione con il Presidente Pietro Ferrari e la vice Chiara Rubbiani, è stata ricevuta ieri al Palazzo del Governo dal Prefetto Anna Palombi. Nella lettera si ripercorre tutta la vicenda dei rimborsi per i truffati dalle banche azzerati con il famoso decreto 183 del 22 novembre 2015. Una lunga fase di sofferenza, ancora in attesa dei decreti su criteri e modalità dei ristori. Con la recente frenata per il presunto “aiuto di Stato” e la notizia di lettere inviate al Governo dalla Commissione europea con le quali si esprimerebbero forti dubbi sulle norme approvate.
“Avremmo auspicato – dice Federconsumatori – che il Governo del cambiamento e della trasparenza si comportasse come tale mettendo a disposizione dei risparmiatori, le osservazioni dell’Europa, rendendo pubbliche le sue decisioni”. Così non è stato. Così Federconsumatori si rivolge direttamente al Presidente del Consiglio Conte che, si ricorderà, come primo atto al suo insediamento, incontrò i risparmiatori.
“Capirà quindi i disagi, le mortificazioni, le sofferenze e perfino la rabbia che pervade decine di migliaia di persone che, di fronte misfatti approdati nelle aule di Tribunale vedono prolungarsi il loro calvario perché il Governo non riesce a decidere”.
Quindi: “mettere fine ad una vicenda che dura ormai da troppi anni è questione improcrastinabile. Siamo giunti ad aprile ma i decreti promessi non sono stati approvati. Non bastano più le rassicurazioni o l’annuncio di incontri; i richiami al Ministro dell’Economia ed i continui rinvii rasentano la farsa”. L’ultimo Consiglio dei ministri del 4 aprile non ha deciso alcunché. Tutto era in alto mare.
I rimpalli di responsabilità e le ostentazioni muscolari sono stucchevoli. Questo continuo braccio di ferro non porterà da nessuna parte: in quest’ottica lo pseudo-confronto indetto per lunedì (domani) rischia di tramutarsi nell’ennesimo tentativo di calmare le acque, di proseguire la campagna elettorale e costruirsi un alibi per scaricare sull’UE le difficoltà a decidere del Governo”.
Ed ecco la richiesta di Federconsumatori: “E’ necessario che venga decisa una data entro cui sia possibile avviare la procedura per l’accesso al Fondo di indennizzo; c’è pure il rischio che la dotazione di 500 milioni prevista per il 2019 non sia più utilizzabile. Se il Governo non supera le contraddizioni interne dovrà fare chiarezza su quali siano gli ostacoli, come intende superarli, come intende definire le nuove modalità per i ristori. Il tutto, stando attento a disporre misure che non siano in contrasto con le disposizioni dell’Europa”.
Pare poi che il Presidente del Consiglio non convocherà le Associazioni dei Consumatori regolarmente iscritte e riconosciute dal CNCU, bensì le “associazioni dei risparmiatori”.
“Sarebbe grave – dice Federconsumatori – uno schiaffo alle migliaia di risparmiatori che si sono affidati a Federconsumatori per ottenere tutela e che ancora attendono giustizia. Anche di questa decisione il Governo dovrà assumersene le responsabilità”.

Fonte Corriere di Arezzo

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