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Pesci nuovo segretario Filcams: “scongiuriamo un massacro occupazionale”

Nessun ammortizzatore sociale per il settore. Rischio: passaggio diretto dalla cassa integrazione Covid al licenziamento

Marco Pesci è il nuovo Segretario provinciale della Filcams, la federazione Cgil che si occupa dei lavoratori di commercio, turismo, servizi. 5.700 iscritti che sono in costante crescita dal 2016. Pesci è in Filcams dal 2004: fino al 2017 nella provincia di Firenze e poi in quella di Arezzo.

La priorità del mandato è chiara: “la cassa integrazione Covid si sta esaurendo e il nostro settore non ha alcun tipo di ammortizzatore sociale come in altri. Il rischio è quello di un passaggio diretto dalla cassa integrazione Covid al licenziamento. E non parliamo di qualche azienda ma di un numero molto elevato che non è ancora quantificabile”.

I timori di Pesci poggiano su una base concreta: “molte piccole imprese chiuderanno. Altre ridimensioneranno il numero degli addetti. Il prezzo del Covid e della crisi economica che la pandemia ha determinato in tutto il settore terziario si appresta ad essere pagato. E i primi a farlo saranno i lavoratori. Uno dei settori più esposti è quello delle mense aziendali: la ristorazione collettiva è in crisi per il perdurare del forte utilizzo dello smart-working nelle aziende committenti e dei processi di riorganizzazione che questo comporterà anche per i servizi di mensa. I sindacati di categorie e le associazioni datoriali hanno già  chiesto al Ministro Giancarlo Giorgetti di aprire un tavolo di crisi di settore: a livello nazionale sono a rischio 10mila lavoratori”.

Le richieste della Filcams: “nei settori del turismo, del commercio e degli appalti di servizi – conclude Pesci – è necessario prorogare le tutele già definite dalla precedente normativa, a partire da blocco dei licenziamenti. Chiediamo quindi una riforma degli ammortizzatori sociali che consenta ai lavoratori di mantenere occupazione e reddito in attesa della possibile ripresa di questi settori. Senza questi interventi, si acuiranno i problemi sociali e verranno disperse e perdute professionalità e competenze”.

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