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Primo Maggio, AVANTI I DIRITTI!

Primo Maggio: una festa, tre appuntamenti. La Cgil riporta al centro i temi del lavoro. Alle 10 un corteo partirà da piazza Poggio del Sole per raggiungere piazza san Jacopo dove si terrà un concerto dei Kabila. Quindi, alle 13, “scampagnata” e spettacolo al Villa Severi con il Teatro dell’Aggeggio.
28 aprile 2016

 Cgil in corteo nel centro di Arezzo

 

Primo Maggio: una festa, tre appuntamenti. La Cgil riporta al centro i temi del lavoro. Alle 10 un corteo partirà da piazza Poggio del Sole per raggiungere piazza san Jacopo dove si terrà un concerto dei Kabila. Quindi, alle 13, “scampagnata” e spettacolo al Villa Severi con il Teatro dell’Aggeggio.

“Argomento centrale della festa del lavoro, quest’anno, è quello del diritti – commenta il Segretario provinciale della Cgil, Alessandro Mugnai. Pensiamo che nel nostro Paese possano essere fatte scelte diverse e che un futuro migliore, di quello che viene disegnato, sia possibile. Sosteniamo questa convinzione con il Piano del Lavoro, con la Carta Universale dei Diritti e i nostri referendum. In questo 1 maggio rivolgiamo un appello a tutte quelle forze e coscienze che si ritrovano in questi principi, nella certezza che nessuno possa trovare da solo quelle forze necessarie per una stagione nuova”.

Mugnai sottolinea i principali diritti che la Cgil mette al centro della sua azione: “un giusto lavoro, una giusta retribuzione, una pensione dignitosa. Diritti che si possono conquistare contrastando la disoccupazione e tutte le forme di sfruttamento legali e illegali che vanno dai voucher al caporalato. E’ un diritto anche non rimanere “incastrati” con magri e insostituibili salari in aziende che evadono e inquinano e che sono spesso in mano a lobby e malaffare. Pensiamo che il 1 maggio sia l’occasione anche per rivendicare uno Stato giusto, socialmente equo, a difesa dei più deboli e bisognosi. Diritto, quindi, alla salute, allo studio, ad una giovinezza e vecchiaia non solo dignitose ma anche e soprattutto serene. E’ necessario che l’Italia abbia una vera strategia industriale e che siano premiati gli imprenditori onesti. E per far questo, la politica deve assumersi le sue responsabilità perchè non si può continuare a lasciare da soli lavoratori e sindacati. Infine il diritto alla libera cittadinanza senza se e senza ma. Tutti diversi ma tutti con uguali diritti non facendo differenze in base a orientamenti sessuali, religiosi, culturali. A noi interessano le persone, le loro aspirazioni e i loro bisogni. Le porte del Paese devono essere aperte a chi fugge da guerre e miseria. Siamo contro ogni sterile nazionalismo e non ci piacciono razzisti ed egoisti perchè non danneggiano solo se stessi ma tutti”.

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