Sono 17 ed hanno più di 90 anni. Quasi tutte sono nate in famiglie mezzadrili aretine ed hanno raccontato la loro vita, quella delle ragazze degli anni Venti e Trenta nel libro di Claudio Repek “Le donne silenziose” che verrà presentato la mattina di lunedì 12 dicembre nei locali dell’hotel Minerva dallo Spi Cgil di Arezzo.
Oggi alcune vivono da sole, altre con i figli. C’è chi passa le giornate senza più l’assillo di problemi economici e chi conta i soldi per arrivare alla fine del mese. L’ultima parte della loro vita le ha rese diverse le une dalle altre ma tutte conservano lo stesso coraggio che hanno avuto in anni difficili, i peggiori del Novecento. Sono nate quando essere bambine voleva dire essere semplicemente donne più piccole con una lunga lista di doveri: aiutare in casa, imparare a cucire per la famiglia, badare a galline, pecore e maiali, andare a lavorare ad appena 12 anni in famiglie lontane e sconosciute. Una cortissima lista di diritti e di opportunità: tre o cinque anni di scuola elementare e nessuna memoria dei giochi dell’infanzia. Sono diventate giovani quando le bombe cadevano, la fame assillava e gli uomini, spesso in divisa, erano più fonte di innaturale paura che di femminile interesse. E infine sono diventate donne quando la società stava radicalmente cambiando ma molte di loro sono rimaste incastrate in una sorta di terra di mezzo. Considerate troppo vecchie per entrare nelle nuove fabbriche, simbolo di trasformazione e di emancipazione ma contemporaneamente ancora giovani per continuare ad occuparsi non solo dei figli ma anche dei genitori e dei suoceri, spesso ex mezzadri, che la società aveva abbandonato al loro destino con misere pensioni. E così hanno continuato a fare, anche se in condizioni ovviamente migliori, quello che avevano fatto per tutta la loro vita: preoccuparsi per la famiglia e lavorare dentro e fuori casa. Cucendo, andando a servizio, pulendo le scale dei condomini.
“E’ un libro che dedichiamo alle donne delle quali la grande storia non si è interessata – afferma Ivana Peluzzi, Segretaria della Lega di Arezzo dello Spi Cgi. Non hanno fatto nulla che potesse attirare l’attenzione e nulla della loro vita sarebbe finita su un giornale o su un libro di storia. Eppure sono state quasi sempre in prima linea. Contro la miseria, la fame, la malattia, la prepotenza degli uomini, la sfortuna. In questa guerra hanno avuto attimi di tregua. L’amore per il loro uomo, il ballo, la nascita dei figli, la gioia dei nipoti. E quindi ricordi belli come la dichiarazione d’amore scritta sulla pietra di un fiume. La loro vita merita di essere ricordata. E non solo perché sono state le prime donne a votare“.
“Le donne che hanno raccontato le loro storie non hanno mai usato la leva del compatimento – ricorda Claudio Repek. Hanno ripensato alla loro vita con dolore e con gioia per il molto che hanno perduto e per il poco che hanno avuto. Lo hanno fatto con rassegnazione, cioè con la straordinaria maturità che nessun libro ma solo una vita difficile può insegnare: sono cadute infinite volte e infinite volte si sono rialzate. Da sole e in silenzio, con la certezza che nessuno le avrebbe aiutate“.
“Lo Spi Cgil – conclude il Segretario provinciale, Giuseppe Selvi – continua a dimostrare con questo libro la sua attenzione ai temi della memoria e della vita quotidiana. La storia non è fatta solo di grandi e di eroi ma anche di persone umili e coraggiose che hanno dedicato la loro vita alla famiglia e al lavoro affrontando drammi spesso inimmaginabili. Anche loro, se non soprattutto loro, hanno fatto la storia“.
“Le donne silenziose” (Edizione Clichy, Firenze) verrà presentato nel convegno organizzato dallo Spi Cgil per lunedì 12 dicembre, con inizio alle ore 9.30, nei locali dell’Hotel Minerva. Interverranno la Vice Presidente del Senato, Valeria Fedeli; la Senatrice Donella Mattesini; la vice Presidente del Consiglio Regionale, Lucia De Robertis. Le istituzioni locali: il Comune di Arezzo e, in rappresentanza della Provincia, Alessandra Nocciolini della Commissione Pari Opportunità. Con loro i vertici della Spi Cgil: la Segretaria nazionale Lucia Rossi, quella regionale Daniela Cappelli, quello provinciale Giuseppe Selvi e quella di Arezzo, Ivana Peluzzi.
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