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Continue e forti perplessità sui “Servizi Rete Debole” e progettazione “Rete Forte”

Le organizzazioni sindacali provinciali quali FILT CGIL, FIT-CISL, FAISA CISAL, UILTRASPORTI e UGL manifestano nuovamente le loro forti perplessità in merito all’imminente affidamento dei “Servizi Rete Debole” e la progettazione della Rete Forte nelle province di Arezzo, Grosseto e Siena per ciò che riguarda le ricadute in termini di servizi e livelli occupazionali.
12 settembre 2022

Le organizzazioni sindacali provinciali quali FILT CGIL, FIT-CISL, FAISA CISAL, UILTRASPORTI e UGL manifestano nuovamente le loro forti perplessità in merito all’imminente affidamento dei “Servizi Rete Debole” e la progettazione della Rete Forte nelle province di Arezzo, Grosseto e Siena per ciò che riguarda le ricadute in termini di servizi e livelli occupazionali.

Il lotto debole di circa un milione di Km inizialmente prevedeva sei micro lotti (Val d’Arbia, Val d’Orcia, Val di Merse, Chianti, Valdichiana e Amiata) poi modificato dalla Provincia di Siena in due macro lotti, uno quasi interamente nella Valdichiana senese con sede operativa Arezzo e l’altro al monte Amiata di quasi totale competenza di Grosseto. Tutto questo a seguito dei già tagliati 800 mila Km nelle province di Grosseto e Siena al tempo T1.

Riteniamo che le ragioni siano politiche: facendo così si rendono più appetibile alle aziende partecipanti tali lotti e se ne facilita la progettazione concentrandosi solo su questi due senza tener conto del livello occupazionale, della qualità e sicurezza del servizio, delle esigenze dell’utenza ed in particolare delle delibere regionali emesse in materia.

Stesse preoccupazioni nei lotti deboli di Valtiberina, Valdarno e Casentino: sono stati fatti progetti senza il coinvolgimento delle organizzazioni di categoria, firmatarie del bando di gara unico, estromettendoci da tavoli di discussione che ora siamo obbligate a richiedere.

Stesse problematiche ma diversi contenuti per la riorganizzazione del servizio nei Comuni di Arezzo, Siena e Grosseto dove un anno prima dei tagli fatti nelle province si contrappone un aumento di servizi e posti di lavoro che accogliamo favorevolmente ma per cui nutriamo forti dubbi sulla dislocazione delle linee e sulle effettive disponibilità di personale e mezzi.

In conclusione, come organizzazioni sindacali ribadiamo nuovamente la piena disponibilità al confronto ed incontri predisposti dagli enti locali e non esiteremo a manifestare contro eventuali ricadute salariali, occupazioni e tecniche.

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