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FILCTEM CGIL: Sciopero il 21 novembre lavoratori del settore tessile

Sciopero il 21 novembre: si fermano i lavoratori del tessile - La protesta del mondo del lavoro lunedì 21 novembre: "No alla riduzione delle indennità di malattia e alle ore di ferie"

fb_img_1479376128990Otto ore di sciopero lunedì prossimo, 21 Novembre, per gli oltre 30 mila lavoratori toscani del settore tessile e abbigliamento, per chiedere un nuovo contratto di lavoro.

A proclamarlo i sindacati regionali di Cgil, Cisl e Uil, nell’ambito della mobilitazione nazionale per il contratto tessile-abbigliamento del settore industriale. I lavoratori della Toscana attueranno un presidio davanti alla sede di Confindustria di Prato, città nota in tutta Italia proprio per il tessile.

Il giorno dello sciopero verrà attuato un presidio davanti alla sede di Confindustria Toscana Nord, in via Valentini n° 14, a Prato dalle ore 10,30 alle 12, a cui parteciperanno delegazioni di lavoratori da tutta la Toscana e naturalmente sarà presente anche una delegazione di lavoratrici e lavoratori delle provincia di Arezzo.

“Vogliamo un contratto dignitoso – dice Marisa Grilli Segretaria Generale Filctem Arezzo – Ce ne propongono uno senza aumenti per i prossimi tre anni, con la riduzione delle indennità di malattia e delle ore di ferie, con gli straordinari obbligatori”.

“E’ importante far notare ch – continua Marisa Grilli – per questo settore, nonostante la crisi che ha pesantemente colpito negli ultimi anni, le parti avevano sempre trovato un accordo unitario ed erano oltre 20 anni che non veniva proclamato lo sciopero per il rinnovo del contratto nazionale. Ma ad oggi ci troviamo di fronte a posizioni inaccettabili  e in certi casi perfino controproducenti per l’economia”.
I motivi di questa pesante decisione sono da ricercare nelle proposte INACCETTABILI dei rappresentanti dei datori di lavoro:
  • NON RICONOSCERE un aumento di salario per i prossimi 3 anni. L’aumento verrà pagato solo dopo la verifica dell’inflazione effettiva degli anni 2018 e 2019
  • RIDURRE le ore di FERIE e l’indennità di MALATTIA
  • RENDERE OBBLIGATORIO il lavoro STRAORDINARIO
  • IMPEDIRE il miglioramento del sistema di INQUADRAMENTO
  • COMPRIMERE il ruolo negoziale dei rappresentanti sindacali in azienda
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