In una fase così critica e delicata, circolano voci che se veritiere sarebbero di una gravità assoluta.
Mentre ad oggi quasi 400 lavoratori sono in attesa dello stipendio, nonostante attori principali, necessari e fondamentali per garantire la ripresa e continuità produttiva, voci insistenti fanno trapelare di bonifici e pagamento di retribuzioni cospicue a collaboratori e consulenti.
Se le voci fossero fondate, in un momento drammatico in cui l’azienda rischia il crac e i dipendenti lo stipendio, saremmo di fronte ad un fatto gravissimo e irresponsabile. L’ennesimo. Come quello di prosciugare la poca cassa a disposizione non certo per comprare componenti e dar conforto alle maestranze ma per anticiparsi compensi.
A tal proposito, come organizzazioni sindacali, abbiamo chiesto al consiglio di amministrazione smentita ufficiale e immediata con atti a supporto e dimostrazione del non percezione di reddito a titolo di consulenze e collaborazioni in giugno 2023 e fuoriuscite di cassa con rendicontazione pagamenti.
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