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FLC CGIL: SCIOPERO NAZIONALE 20 MAGGIO

il 20 maggio si terrà lo sciopero generale unitario della Scuola e la manifestazione regionale si svolgerà a Firenze con il ritrovo alle ore 10:00 in piazza Demidoff (Zona Oltrarno – Lungarno Serristori-Ponte alle Grazie, vedi mappa) per proseguire poi con il corteo fino a Piazza Strozzi dove si terrà il comizio che sarà concluso dal Segretario Nazionale FLC CGIL, Domenico Pantaleo.
13 maggio 2016

Il 20 maggio sarà sciopero nazionale della scuola. Lo hanno proclamato i sindacati di categoria Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal. In Toscana è stata programmata una manifestazione regionale che si terrà a Firenze. Ritrovo in piazza Demidoff a Firenze, quindi corteo fino a piazza Strozzi dove parlerà Mimmo Pantaleo, Segretario nazionale Flc Cgil.

Le ragioni di questo sciopero sono purtroppo molte – commenta Maurizio Tacconi, Segretario Flc Arezzo. In primo luogo il contratto di lavoro: non viene rinnovato da sette anni e perfino la Corte di Cassazione ha sentenziato che ulteriori rinvii sono illegittimi. Per la parte normativa è fermo al 2006 e per quella economica al 2010. In compenso abbiamo avuto la legge 107 che ha un’impostazione autoritaria, inasprisce le relazioni e sta creando un clima irrespirabile nelle scuole. All’interno del personale, una situazione particolarmente critica è quella del personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Non solo è ignorato dalla 107 ma le varie Leggi di stabilità hanno costantemente e progressivamente peggiorato la sua situazione: tagli di organici, riduzione della possibilità di sostituire il personale assente, rovesciamento sulle segreterie scolastiche di adempimenti che nulla hanno a che fare con la funzione istituzionale della scuola”.

I sindacati hanno poi messo al centro dello sciopero del 20 maggio la necessità di archiviare definitivamente il lavoro precario con il riconoscimento pieno di chi ha maturato diritti all’impiego per aver prestato servizio per almeno 36 mesi (limite imposto dalla Corte di Giustizia europea) da supplente e per aver acquisito titoli validi alla stabilizzazione. Viene sottolineato il tema della valorizzazione della professione docente, centrata – diversamente da quanto prevede la legge 107 – sulla valutazione del lavoro collegiale e sull’impegno individuale, alleggerito dagli attuali eccessi burocratici – attraverso l’introduzione di meccanismi oggettivi di progressione della carriera da definirsi in ambito contrattuale. Il salario va ricondotto all’accordo fra le parti e sottratto all’arbitrio di un organo monocratico.

Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal sottolineano che la “chiamata diretta” dei docenti da parte del Dirigente scolastico è incompatibile con la libertà d’insegnamento e l’imparzialità della Pubblica Amministrazione. E sempre in merito alla dirigenza scolastica, non è più accettabile la sperequazione con quella pubblica, né il sovraccarico di incombenze e responsabilità cui fa riscontro un calo delle retribuzioni percepite.

Vengono infine richiesti maggiori investimenti nell’istruzione per colmare la differenza con la media degli investimenti dei paesi Ocse (5,9%) incrementandoli di 1 punto di PIL.

vedi le ragioni per aderire

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