L’azienda è l’Opificio Tecnologico ma i suoi stipendi arrivano con un ritardo che non ha nulla di avanzato. I 35 lavoratori hanno riscosso il 60% di luglio ed hanno la promessa – non la certezza – che la quota restante arriverà ad ottobre. Insieme ad un acconto – non meglio definito – di agosto. Nessuna notizia sul mese di settembre.
Così, stamani e su iniziativa di Fiom Cgil e Fim Cisl, i dipendenti hanno fatto 1 ora di sciopero e si sono riuniti in assemblea con i dirigenti dei sindacati di categoria.
“Il comunicato dell’azienda datato 15 settembre non dà garanzie sul corrispondere il totale delle spettanze ancora da percepire dai lavoratori né tempistiche certe. Si parla infatti di procedere al saldo della mensilità di luglio e di erogare un anticipo per agosto entro, forse, il mese di ottobre. Tutto questo fa aumentare la nostra preoccupazione per ciò che riguarda il mese corrente e quelli a venire, in quanto non vorremo che diventasse la prassi causando così forti disagi alle maestranze”.
Fiom, Fim e Rsu hanno chiesto un incontro celere con la proprietà ma non sono stati ancora convocati. “Siamo fortemente preoccupati dall’attuale situazione e, al tempo stesso, come più volte ribadito, rimaniamo a disposizione per affrontare le varie criticità del caso e per individuare possibili soluzioni con l’obiettivo di tutelare e mantenere la piena occupazione e la necessaria produzione”.
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