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Opificio Tecnologico: azienda innovativa, crisi tradizionale

16 ore di sciopero: 8 oggi e altrettante lunedì. I 35 lavoratori preoccupati del futuro

 “Registriamo strategie, progetti, annunci. Tutto bene ma quasi tutto non realizzato. Così abbiamo praticamente esaurito la cassa integrazione, stiamo ‘raschiando il barile’ delle ferie e dei permessi, non si lavora a pieno regime e non si è ancora riscosso lo stipendio di luglio”.

Gianni Rialti, della Fiom Cgil, descrive il disorientamento dei 35 lavoratori dell’Opificio Tecnologico di Terranuova Bracciolini che scioperano oggi per 8 ore e che faranno altrettanto lunedì.

“Negli incontri che abbiamo avuto con l’azienda non abbiamo registrato la tradizionale conflittualità che può manifestarsi in situazioni di questo tipo. L’azienda continua a fare annunci e strategie che, sulla carta, avrebbero già dovuto saturare la produzione. La realtà, poi, è drammaticamente diversa e pone seri interrogativi sul futuro di 35 lavoratori e di altrettante famiglie. Qui l’età media è bassa, non si arriva certamente a 40 anni”.

L’Opificio Tecnologico, ancora sulla carta, è collocato in un mercato in espansione. Il sito aziendale parla di produzione di elettronica di potenza, digitalizzazione industriale, stampanti 3D. Ancora nel sito si può leggere: “Opificio Tecnologico nasce prima come Startup Innovativa e poi come gruppo industriale, per R&S, Innovazione, progettazione, realizzazione di prototipi e prodotti nel settore dell’IT, dell’elettronica e della meccatronica, attività di supporto in progetti di R&S per altre Startup ed imprese”.

Sulla carta è quindi un’azienda del futuro che, però, – afferma Rialti – “sembra non riuscire a realizzare quanto è in grado di immaginare e progettare. Uno scarto, tra teoria e prassi, che rischiano di pagare i lavoratori”.

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