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Sicurezza sul lavoro: le imprese aretine hanno investito oltre 7 milioni grazie ad Inail

Marco Rossi: "un grande risultato ma siamo comunque preoccupati per i dati su infortuni e malattie professionali"
4 luglio 2016

Sette milioni e 200mila euro. Tanto hanno potuto investire in sicurezza le imprese della provincia di Arezzo nel 2015 con le risorse messe a disposizione dall’Inail. E il nostro territorio, grazie all’azione delle aziende e alla professionalità della sede aretino dell’istituto, ha ottenuto più risorse di altre realtà toscane“.

Marco Rossi, Presidente del Comitato di Coordinamento Inail di Arezzo e della Toscana, ripropone il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro sulla base della relazione annuale dell’Istituto.

Il motore degli investimenti è il bando ISI: l’Inail finanzia in conto capitale le spese sostenute per progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. I destinatari degli incentivi sono le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato ed agricoltura. Dal 2010 al 2015 alle aziende sono andati 1,3 miliardi di euro e la principale novità dell’ultimo bando è lo stanziamento di 83 milioni per progetti di bonifica da materiali contenenti amianto“.

Arezzo è stata in prima fila. Sottolinea Marco Rossi: “abbiamo avuto per l’ennesima volta risultati molto importanti. Infatti degli oltre 21 milioni di euro a disposizione in Toscana, quasi 6 milioni e cioè il 27% sono arrivati al territorio aretino grazie ai progetti di 62 aziende, con prevalenza di piccole imprese. In soli cinque anni, con i bandi Isi, Arezzo ha ottenuto 17 milioni e mezzo di euro“.

Una cifra alla quale bisogna aggiungere quella derivante dalle riduzioni dei premi che hanno avuto le imprese grazie alla procedura che a fronte di interventi di prevenzione nei luoghi di lavoro permette di diminuire i costi per l’assicurazione obbligatoria. Per il 2015 si tratta di altri 1.377.000 euro che vanno a sommarsi a quelli dei bandi ISI per un totale di oltre 7 milioni e 200mila euro.

Risultati che non sono stati il frutto del caso ma di “alcune caratteristiche del nostro territorio, tra cui quella di una sede dell’istituto con alte professionalità, molto attiva in informazione e assistenza degna di una moderna e necessaria pubblica amministrazione“.

Marco Rossi, anche nel suo ruolo di dirigente Cgil, evidenzia però anche elementi di criticità: “i dati sul fronte degli infortuni rimangono stazionari in rapporto al numero degli occupati mentre sono in aumento le malattie professionali. Il settore più critico è quello agricolo sia per numero che per gravità di infortuni e siamo in attesa che si perfezioni, presso le autorità europee, il progetto triennale finalizzato all’innovazione tecnologica in agricoltura che permetterà di utilizzare 115.000 milioni di euro in tutto il territorio nazionale”.

Inoltre a breve arriverà a compimento il progetto “Nuova Inail” che consentirà di applicare la “Tutela globale integrata” ai lavoratori che subiscono un infortunio o una malattia professionale. Inizierà per l’istituto e per tutti i suoi interlocutori una nuova fase di avanzamento dei diritti e della tutela dei più deboli e sfortunati alla quale nessuno si può sottrarre.

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