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Cgil: “Sav Sansepolcro, cresce la rabbia dei lavoratori e del sindacato”

Mancato rispetto degli accordi e ritardo nel pagamento del Tfr. Chiesto incontro al Comune di Sansepolcro
20 novembre 2015

“La situazione alla Sav di Sansepolcro si sta aggravando di giorno in giorno – commenta Luca Gabrielli, dirigente Flai e responsabile Cgil della zona Valtiberina. I lavoratori stanno dimostrando maturità e pazienza: dopo l’ultimo incontro di mercoledì con l’azienda, una soluzione logica sarebbe stata quella di dire semplicemente basta e bloccare le attività. L’azienda non sta dimostrando eguale senso di responsabilità e ripete lo stesso ragionamento in maniera ormai monotona e ossessiva: il costo del lavoro è troppo alto, deve essere tagliato il personale e ridotto il salario. Per di più conferma di non avere alcuna fiducia nei lavoratori e  non rispetta gli accordi sul pagamento di salari e Tfr. E se tutto questo non fosse sufficiente, genera il sospetto che una parte dei soldi dei lavoratori venga  reimpiegata nelle attività aziendali”.

Gabrielli ripercorre le ultime fasi di questa intricata vertenza sindacale. “Al momento dell’insediamento della nuova proprietà, i dipendenti Sav a libro paga erano 17. Tra dimissioni, licenziamenti impugnati come illegittimi, fuoriuscite conciliate con accordo, pensionamento ed altro oggi siamo scesi a 12. Due dipendenti, ormai fuori dall’azienda, non hanno ancora percepito il Tfr  e gli altri solo il 50% di quanto concordato. Si tratta di un Tfr a costo zero per la società, visto che era stato accumulato in un fondo specifico (Enpaia) confluito nelle casse aziendali più di un mese fa e, nonostante ci siano accordi siglati tra azienda e sindacato, non ancora liquidato. Una domanda legittima è se questi soldi dei lavoratori sono “congelati” nei conti aziendali oppure sono stati usati per l’ordinaria attività. E l’unica risposta possibile è che adesso questi soldi vengano corrisposti ai lavoratori che sono gli unici ad averne diritto”.

La Cgil ricorda che i lavoratori si presentano ogni giorno in azienda e svolgono puntualmente le loro mansioni. Lo stesso deve fare la proprietà, senza rinviare i pagamenti degli stipendi e senza proporre demansionamenti.

“Adesso chiediamo un nuovo impegno del Comune di Sansepolcro – conclude Gabrielli. In settimana più volte ci siamo confrontati con il Presidente della Commissione Attività Produttive  e abbiamo chiesto di riconvocare il tavolo che, ci auguriamo, potrà ritrovarsi già nei prossimi giorni. Vorremmo avere finalmente notizie positive come, ad esempio, la possibilità per l’azienda di accedere a finanziamenti legati ad un vero progetto di rilancio garantito dal consorzio regionale Fidi Toscana”.

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