Fin dal primo insorgere della cosiddetta “Emergenza Coronavirus” abbiamo assunto il vincolo e l’impegno a che tutta la CGIL si attenga alle disposizioni via via emanate dall’Autorità di Governo: a maggior ragione oggi questa scelta va ribadita e perseguita.
Riteniamo peraltro che vadano precisati i termini e le modalità con i quali – in modo uniforme – diamo applicazione alle ultime disposizioni all’interno dell’Organizzazione e nel rapporto con coloro che rappresentiamo.
Nei nostri comportamenti individuali e collettivi dobbiamo anzitutto trasmettere un messaggio forte e chiaro: non mettiamo e non metteremo mai in quarantena la nostra funzione di contrattazione, rappresentanza e tutela ed opereremo, nel rispetto delle indicazioni e dei vincoli dati, per assicurare in ogni momento presenza, vicinanza, sostegno e assistenza a chi rappresentiamo.
Tutto ciò premesso, la CGIL Arezzo dispone:
AFFLUENZA DEL PUBBLICO PRESSO SEDI CGIL
Visti i provvedimenti e le disposizioni utili al contenimento della diffusione del Covid19, raccomandiamo agli iscritti e cittadini di recarsi presso le nostre sedi – quali ufficio vertenze legali, patronato inca e caaf – solo per svolgimento di pratiche ed assistenza palesemente urgente o improrogabile, quali per es. naspi – naspicom – dimissioni online – contestazioni o provvedimenti disciplinari.
ACCORTEZZE VERSO IL PUBBLICO NEGLI UFFICI SERVIZI CGIL
A tutela dei soggetti ad oggi ritenuti più esposti agli effetti del Covid19 – quali cittadini ultra settantenni, le cittadine in stato di gravidanza e ogni persona auto dichiarata immunodepressa – nella possibile difficoltà di garantire il servizio per appuntamento, sarà data la precedenza al pubblico in attesa.
SOSPENSIONE DISPONIBILITÀ AUDITORIUM E SALE RIUNIONI DELLE SEDI CGIL PER ATTIVITÀ ED INIZIATIVE PUBBLICHE
A riferimento delle direttive degli organi competenti in misura del contenimento del Covid19, qualsiasi attività assembleare o d’iniziative di carattere pubblico presso le nostre sedi – vedi Auditorium B. Buozzi o sale riunioni – è da ritenersi sospesa sino al 15 marzo fatto salvo diverse ed eventuali nuove disposizioni
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