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Federconsumatori e Cgil sui vaccini: occorre la prenotazione informata

Lettera aperta al Presidente della Giunta regionale

“In questa campagna vaccinale non hanno funzionato molte cose – commenta il Segretario provinciale della Cgil, Alessandro Mugnai. L’Europa non ha dato una buona prova nell’acquisto dei vaccini. Il Governo italiano ha annunciato l’arrivo di vaccini che poi sono giunti in grave ritardo e in quantità inadeguate. I risultati sono stati incertezza e sconcerto nei cittadini che non vedono percettibili accelerazioni nella lotta alla pandemia. Siamo consapevoli che lo stop alle prenotazioni è dipeso dalla mancanza di vaccini e non da discutibili scelte come quelle che in passato hanno portato a vaccinare soggetti molto meno fragili dei malati e degli anziani. Adesso, però, bisogna cambiare passo e una svolta può essere rappresentata da una prenotazione informata”.

Cosa sia  lo spiega Chiara Rubbiani vice presidente Federconsumatori Arezzo: “non vorremmo che quando saranno disponibili i vaccini e si aprirà il sito per le prenotazioni, le categorie che possono accedere non siano ben definite e ci siano i soliti “ben informati” che in maniera fulminea, riescono a prenotare. E’ questa una preoccupazione non peregrina visti anche alcuni fatti accaduti recentemente nel nostro territorio e non solo. Per confutare queste preoccupazioni non serve un SMS mandato mezz’ora prima l’apertura del portale regionale. E’ invece necessario che quando ci sono le condizioni per prenotare, almeno due giorni prima dell’apertura venga pubblicato dalla Regione su tutti i media un comunicato ufficiale con il quale si dà avviso del giorno, dell’ora e delle categorie alle quali sono riservate quelle vaccinazioni”.

Federconsumatori e Cgil chiedono ancora di più: “serve far conoscere il numero per categoria, di persone che si sono registrate ed hanno ottenuto il codice di prenotazione; quante di queste sono state vaccinate per singola categoria; quanti vaccini, ogni volta che si riaprono le iscrizioni sono disponibili e di conseguenza quante persone potranno essere vaccinate; come vengono distribuiti i vaccini e quanti ne vengono distribuiti ai medici di base e alle farmacie, quando, esauriti i vaccini, la Regione presume possa essere riaperta la successiva campagna vaccinale. Pubblicare queste informazioni – sottolinea Chiara Rubbiani – rende più chiaro e trasparente l’operato di una Pubblica Amministrazione e tranquillizza le persone che perlomeno riescono a capire il funzionamento, i tempi, le modalità, la quantità di dosi inoculate al termine di ciascuna fase vaccinale e quindi il numero delle persone vaccinate e il numero totale aggiornato di volta in volta”.

Secondo Federconsumatori e Cgil “anche la modalità di accesso alla campagna vaccinale che prevede soltanto l’utilizzo del sito “Prenotazione Vaccini Regione Toscana” è insufficiente e farraginosa. Internet, strumento ormai molto diffuso, non è però strumento “universale”, specialmente per le persone anziane le quali devono rivolgersi a parenti o conoscenti che non sempre hanno l’immediata disponibilità che il sistema richiede”.

Ogni cittadino, infine, ha un proprio codice fiscale e il Sistema Sanitario Toscano ha il fascicolo sanitario di ciascuno. La Regione è quindi in condizione di conoscere la storia clinica di ciascun cittadino, informazione che le consentirebbe di stilare liste per ordine di età e per gravità di patologie stabilendo sia le priorità di vaccinazione che l’indicazione dei luoghi dove vaccinarsi. Se così si fosse agito, non si sarebbe adottato un sistema così farraginoso, poco trasparente e non “universale” com’è quello attualmente in uso. “Auspichiamo – concludono Cgil e Federconsumatori – che siano possibili correzioni agli errori che a nostro avviso sono stati commessi nella formulazione dei Piani vaccinali e nei sistemi di prenotazione. In parte sono già stati adottati alcuni correttivi; ne servirebbero altri La sanità pubblica deve dare certezze, essere efficiente e trasparente. E’ questo che rassicura i cittadini”.

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