loading

Caricamento...

Sveglia Arezzo: è ora di essere civili !

Sabato 23 gennaio anche Arezzo si mobilita per un primo passo verso l'uguaglianza

Care/i compagne/i

nei prossimi giorni al Senato inizierà il complesso iter di approvazione del Disegno di Legge N. 2081 sulla “Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze”.
Le associazioni per i diritti delle persone LGBT (e non solo) hanno indetto per sabato 23 gennaio 2016 in molte piazze italiane manifestazioni a sostegno.
Lo slogan prescelto, #SVEGLIATITALIA, vuole denunciare l’estremo ritardo del nostro Paese nel dotarsi di una normativa adeguata in linea a quanto previsto negli ordinamenti degli altri stati membri della UE.
La CGIL  aderisce alla iniziativa e invita tutte le strutture territoriali alla partecipazione.
Da sempre in prima linea sul fronte della lotta alle discriminazioni di genere nonché protagonista di accordi innovativi in materia, la nostra categoria ritiene irrimandabile il riconoscimento di eguali diritti alle coppie di fatto, ivi compresa la step child adoption.

Anche la CGIL di Arezzo aderisce alla mobilitazione nazionale #Svegliatitalia – è ora di essere civili con un presidio in piazza San Jacopo alle ore 16 sabato 23 gennaio promosso dai comitati Arcigay “Chimera Arcobaleno” di Arezzo e “Movimento Pansessuale” di Siena, con il supporto dell’associazione Famiglie Arcobaleno, della Rete “Articolo 3 Arezzo” e della Rete #dallapartedeidiritti Siena, in vista della discussione parlamentare sul riconoscimento delle Unioni Civili, per dare forza al traguardo dell’uguaglianza.

L’appuntamento è dalle ore 15,30 in piazza S. Jacopo muniti di sveglie ed orologi per far scattare l’ora dei diritti, tutta la cittadinanza è invitata a partecipare ed aderire per mandare un forte messaggio in favore dell’uguaglianza e a sostegno delle necessarie tutele e riconoscimenti per le persone gay, lesbiche, bisessuali e transgender.

Di seguito l’appello che le associazioni LGBTI nazionali (ArciGay, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno e Movimento Transessuale Italiano) rivolgono al Governo e Parlamento:
L’Italia è uno dei pochi paesi europei che non prevede nessun riconoscimento giuridico per le coppie dello stesso sesso. Le persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali non godono delle stesse opportunità degli altri cittadini italiani pur pagando le tasse come tutti. Una discriminazione insopportabile, priva di giustificazioni.
Il desiderio di ogni genitore è che i propri figli possano crescere in un Paese in cui tutti abbiano gli stessi diritti e i medesimi doveri.
Chiediamo al Governo e al Parlamento di guardare in faccia la realtà, di legiferare al più presto per fare in modo che non ci siano più discriminazioni e di approvare leggi che riconoscano la piena dignità e i pieni diritti alle persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, cittadini e cittadine di questo Paese.
La reciproca assistenza in caso di malattia, la possibilità di decidere per il partner in caso di ricovero o di intervento sanitario urgente, il diritto di ereditare i beni del partner, la possibilità di subentrare nei contratti, la reversibilità della pensione, la condivisione degli obblighi e dei diritti del nucleo familiare, il pieno riconoscimento dei diritti per i bambini figli di due mamme o di due papà, sono solo alcuni dei diritti attualmente negati.
Questioni semplici e pratiche che incidono sulla vita di milioni di persone.
Noi siamo sicuri di una cosa: gli italiani e le italiane vogliono l’uguaglianza di tutte e di tutti.

Arcigay Arezzo “Chimera Arcobaleno” arcigay.arezzo@gmail.com 342 6456231
Arcigay Siena “Movimento Pansessuale” info@movimentopansessuale.it
Rete Articolo 3 Arezzo – retearticolo3@gmail.com
Rete #dallapartedeidiritti Siena

Condividi

Comments are closed here.